Le regioni montane forniscono servizi ambientali (ecosistemici, idrici, culturali ed economici) essenziali per le società umane, particolarmente in aree a orografia complessa come il territorio italiano. In particolare, le montagne sono serbatoi cruciali di risorse idriche per le zone circostanti e racchiudono un patrimonio unico di ecosistemi specializzati e ricchi di biodiversità. E' importante ricordare che ciò che avviene in montagna non è confinato alle zone d'alta quota ma influenza direttamente il benessere degli ecosistemi naturali e agricoli e delle attività umane localizzate più a valle.
Tuttavia, le montagne sono fortemente sensibili ai cambiamenti climatici e di uso del territorio e sono ambienti fragili che risentono pesantemente delle conseguenze negative dei cambiamenti globali, con il rischio di perdita dei servizi ambientali che attualmente forniscono. Per questi motivi, è necessario sviluppare una conoscenza esaustiva dello stato e dei cambiamenti, attuali e passati, delle regioni montane italiane, per permettere lo sviluppo di politiche di gestione e conservazione basate sulla conoscenza.
Il Progetto di Interesse NextData ha lo scopo di fornire informazioni quantitative sullo stato e sui cambiamenti climatici e ambientali passati, presenti e futuri nelle regioni montane italiane e più in generale sulle ricostruzioni del clima del passato nel territorio italiano, favorendo un accesso libero e facilitato ai dati, ai risultati e alle conoscenze prodotte. L'approccio multidisciplinare combina monitoraggi in campo, uso di dati satellitari, ricostruzioni climatiche per gli scorsi millenni e simulazioni numeriche del clima e delle condizioni ambientali nelle montagne italiane per i prossimi decenni. Un obiettivo rilevante è l’implementazione di una Rete integrata climatica di alta quota nelle montagne italiane.
Il progetto focalizza le attività su tre temi chiave ("Grand Challenges"):
1. Monitoraggio delle condizioni meteo-climatiche e ambientali, degli ecosistemi e delle risorse idriche e dei cambiamenti attualmente in corso nell'ambiente montano.
2. Ricostruzione della variabilità climatica e ambientale in Italia negli ultimi millenni.
3. Realizzazione di scenari futuri ad alta risoluzione per le condizioni climatiche e ambientali nelle aree montane italiane.
Le tipologie di dati/informazioni considerate riguardano (i) le condizioni meteo-climatiche e la composizione dell'atmosfera, (ii) lo stato e i cambiamenti delle risorse idriche superficiali e sotterranee e delle risorse della criosfera (ghiacciai, copertura nevosa), e (iii) lo stato e i cambiamenti degli ecosistemi e della biodiversità montana in Italia. Il progetto fornirà informazioni quantitative e coerenti sullo stato e sui cambiamenti passati, presenti e futuri delle condizioni climatiche, delle risorse idriche e degli ecosistemi naturali nelle aree montane italiane e una ricostruzione delle condizioni climatiche passate in Italia.
I dati, le informazioni e i risultati ottenuti saranno resi apertamente e facilmente accessibili (open acces) mediante un sistema di archivi tematici e un portale generale del progetto, in piena sintonia con l'approccio ideale e tecnologico del Group on Earth Observations (GEO), cui l'Italia contribuisce fortemente anche attraverso il progetto NextData. Gli archivi e i portali saranno mantenuti sui server di Enti di Ricerca e Istituzioni pubbliche, che ne garantiscono la continuità anche dopo il termine del progetto, evitando così il rischio, purtroppo comune a molti progetti, di disperdere il patrimonio di informazioni raccolte.
Un risultato importante del progetto NextData è che, per la prima volta in Italia, con questo progetto la comunità di modellistica climatica si è coordinata per ottenere e fornire risultati coerenti e compatibili, in grado di completarsi fra loro e di essere utilizzati in modo integrato per la stima degli impatti dei cambiamenti climatici, rafforzando l'intero sistema nazionale della ricerca sul clima. Inoltre, il progetto ha favorito, di nuovo per la prima volta, una forte integrazione fra le comunità di modellistica e di monitoraggio, permettendo di validare i modelli mediante i dati osservativi e di inserire i dati osservativi nel contesto più ampio della ricerca sul clima. La costruzione di una comunità integrata di modellistica e monitoraggio climatico a sua volta comporta una maggiore competitività del sistema delle ricerca italiano in ambito internazionale, per esempio con il rafforzamento della partecipazione qualificata ai progetti europei e il contributo a programmi internazionali quali GEO, Belmont Forum, Future Earth, WMO, Copernicus, e altri. Auspichiamo che la comunità di ricerca formatasi con il progetto NextData possa trovare, al termine del progetto, continuità e ulteriore sviluppo in apposite Infrastrutture di Ricerca, nazionali ed europee.
Da un punto di vista concettuale, il progetto NextData espande le nostre conoscenza sulla dinamica del clima e dei sistemi a terra (risorse idriche, ecosistemi) che risentono dei cambiamenti climatici, favorendo l'integrazione fra aspetti di osservazione e monitoraggio e aspetti modellistici e portando allo sviluppo di nuove conoscenze sul Sistema Terra. Il progetto NextData stimola la ricerca sul clima e sul Sistema Terra e si concentra sull'ambiente montano visto come un sistema complesso in cui geosfera e biosfera interagiscono strettamente, attraverso la mediazione fondamentale dell'acqua in tutte le sue forme. Il gran numero di articoli scientifici già prodotti, e che saranno prodotti nei prossimi due anni, sono una testimonianza del ruolo di innovazione scientifica giocato dal progetto.
Il progetto svolge una intensa attività di formazione, che continuerà fino al termine, che include l'attivazione di svariate borse di dottorato e numerosi Assegni di Ricerca e Borse di Studio. Sono organizzate scuole estive internazionali e sono svolte lezioni sui temi del progetto in diverse scuole estive e corsi di dottorato.
Poiché la ricerca non avviene in modo avulso dal contesto sociale ed economico, il progetto NextData svolge una intensa opera di "restituzione" ai cittadini dei risultati ottenuti, mediante attività di divulgazione e disseminazione. E' stato realizzato un documentario sugli ecosistemi montani, è stato curato un volume sui cambiamenti climatici e sono state tenute conferenze pubbliche in diversi contesti, è stata realizzata una mostra fotografica sui laghi d'alta quota del Parco Nazionale Gran Paradiso. Per la continuazione del progetto è prevista l'organizzazione di una grande mostra fotografica sugli ecosistemi montani e la preparazione di un volume finale che illustri i risultati del progetto.
Da un punto di vista organizzativo, il progetto ha svolto le sue attività nel 2012 e 2013, con una riduzione delle attività nel 2014 e 2015, e ha ripreso l'attività nel 2016. Per concludere in modo adeguato le attività di ricerca, il termine del progetto è stato prorogato al 31 dicembre 2018.